La carbossiterapia, un trattamento medico che prevede l'iniezione di anidride carbonica (CO2) sterile e purificata sotto la pelle, è una tecnica terapeutica con numerosi vantaggi, particolarmente apprezzata nel campo della dermatologia estetica e della cosmetologia.
La storia della carbossiterapia risale al 1932, quando presso la stazione termale di Royat, in Francia, venne utilizzata per la prima volta per trattare disturbi vascolari di diversa natura. Con il passare del tempo, le ricerche condotte sui pazienti sottoposti a carbossiterapia hanno dimostrato come la somministrazione di anidride carbonica portasse a risultati decisamente positivi e incoraggianti.
Il termine "carbossiterapia" fu introdotto per la prima volta da Luigi Parassoni durante il XVI Congresso Nazionale di Medicina Estetica della Società Italiana di Medicina Estetica. Da allora, questa tecnica ha guadagnato popolarità e attualmente è praticata in quasi tutto il mondo.
Negli ultimi vent'anni, l'uso della carbossiterapia si è esteso alla rigenerazione dei tessuti. Infatti, l'iniezione di anidride carbonica medica (CO²) aumenta l'ossigenazione dei tessuti grazie all'effetto Bohr. La carbossiterapia può essere definita una medicina naturale, poiché agisce come un potente vasodilatatore e fisiologicamente regola la funzione del microcircolo. Questo processo porta a un miglioramento del metabolismo cellulare nelle aree trattate, risultando in una pelle più elastica e in un ringiovanimento del derma e dell'epidermide.
Carbossiterapia della zona peri-oculare per trattare le occhiaia.
Oggi, la carbossiterapia è considerata un trattamento sicuro e minimamente invasivo utilizzato per il ringiovanimento, il restauro e il ricondizionamento della pelle. L'applicazione di anidride carbonica ha una lunga storia in medicina e balneoterapia. Negli ultimi anni, la carbossiterapia è stata spesso applicata nel trattamento di diversi tipi di lipodistrofie, smagliature, cellulite e adiposità localizzate.
La carbossiterapia è anche un trattamento molto efficace per contrastare le occhiaie, attenuando questo fastidioso inestetismo. L'anidride carbonica favorisce l'attivazione dei recettori beta-adrenergici e soprattutto stimola il rinnovamento della pelle. Grazie ad essa, il derma viene ossigenato in modo più efficace, e al tempo stesso si verifica un miglioramento della circolazione dei vasi sanguigni: è così che vengono attenuate le due principali cause alla base del colore scuro della cute perioculare.
Invecchiamento della pelle: la carbossiterapia ha dimostrato di essere efficace nel ringiovanimento cutaneo, migliorando tono e parametri estetici della pelle.
Iperpigmentazione infraorbitale (occhiaia): la carbossiterapia ha mostrato miglioramenti nel trattamento dell'iperpigmentazione infraorbitale, comunemente nota come occhiaie.
Cellulite: la carbossiterapia ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la cellulite, migliorando l'aspetto della pelle.
Depositi di grasso localizzati: la carbossiterapia è stata utilizzata con successo per ridurre i depositi di grasso localizzati, come quelli nell'addome, nelle cosce e nei ginocchi.
Smagliature (striae distensae): la carbossiterapia ha dimostrato di migliorare l'aspetto delle smagliature, stimolando la sintesi di collagene ed elastina.
Cicatrici: la carbossiterapia è stata efficace nel trattamento delle cicatrici atrofiche, migliorando l'aspetto e la struttura della pelle.
Linfedema: la carbossiterapia può essere utilizzata per gestire la stasi linfatica, migliorando il drenaggio linfatico.
Alopecia: sia l'alopecia areata che l'alopecia androgenetica hanno mostrato miglioramenti significativi con l'uso della carbossiterapia.
Sebbene si tratti di una procedura sicura e ben tollerata questa è controindicata nei seguenti casi:
minorenni
donne in gravidanza
donne in allattamento
infiammazioni o infezioni nella zona da trattare
grave malattia ischemica del cuore
grave insufficienza respiratoria
Ictus
Come per tutti i trattamenti medici, la valutazione clinica e la corretta indicazione sono fondamentali per la corretta riuscita della procedura nonché della soddisfazione del paziente.
Solo da un confronto diretto e chiaro tra Medico e Paziente è possibile capire per entrambe le parti se la procedura è indicata e se i risultati attesi sono realisticamente realizzabili.
In genere, con un'unica seduta non si possono ottenere miglioramenti significativi e visibili; solitamente, per ottenere risultati soddisfacenti, il paziente si deve sottoporre ad un minimo di 2-6 sedute fino a un massimo di 15-20 sedute.
La carbossiterapia può essere supportata da altre terapie complementari quali massaggi linfodrenanti, idromassaggi, fanghi termali, laser terapie e filler a base di acido ialuronico.
La somministrazione dell'anidride carbonica nel tessuto sottocutaneo avviene mediante aghi sottilissimi che sono collegati tramite tubi sterili a un apposito apparecchio che eroga il gas. Questo apparecchio è dotato di un serbatoio, all’interno del quale è contenuta l’anidride carbonica sterile, e di un flussimetro che ne regola la fuoriuscita. In linea di massima la carbossiterapia non è un trattamento doloroso, ma la percezione del dolore può essere influenzata da fattori quali la sede di somministrazione e la sensibilità del paziente. In caso di necessità, dunque, il medico può decidere di ricorrere ad un anestetico locale. Il trattamento può durare dai 15 ai 30 minuti a seconda del tipo di disturbo da trattare. Un ciclo terapeutico può comprendere da un minimo di 2-6 sedute fino a un massimo di 15-20 sedute.
Procedura di trattamento per le occhiaia.
Procedura per il trattamento delle rughe del collo.
Una volta che il trattamento è stato effettuato, nella zona coinvolta si può avvertire un lieve fastidio che durerà per qualche ora: non c'è niente di cui preoccuparsi, così come non si deve badare a eventuali arrossamenti o gonfiori. Si tratta, infatti, di effetti collaterali normali destinati a svanire nel giro di poco tempo.
I controlli successivi dipenderanno dalla condizione specifica che viene trattata. In generale, i pazienti possono aspettarsi di vedere miglioramenti dopo quattro sessioni di terapia o entro 4 settimane. I controlli regolari con il medico permetteranno di monitorare i progressi e di apportare eventuali modifiche al piano di trattamento.
Bagherani, N, Smoller, BR, Tavoosidana, G, Ghanadan, A, Wollina, U, Lotti, T. An overview of the role of carboxytherapy in dermatology. J Cosmet Dermatol. 2023; 00: 1- 9. doi:10.1111/jocd.15741